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Insediamento: 4. Francavilla

4. Francavilla Angitola-Filadelfia, S. M. della Croce (Zumpani)

 

La data di fondazione del convento di S. Maria della Croce ai frati che sottoscrissero la relazione del 1650 non era nota: “non si sa certo l’anno che fu fondato, bensì il suffitto antico della chiesa fu fatto l’anno 1521, come stà nella tabella”. In uno studio pubblicato dal Serrao viene riportato l’anno 1502, verosimile se si considera che intestati al convento sono un censo e una bolla pontificia datati rispettivamente 1517 e 1518 (G. SERRAO, Castelmonardo e Filadelfia nella loro storia, Filadelfia 1983, p. 22; A. TRIPODI, Notizie e documenti..., cit., p. 371). Il complesso religioso, nella visita del 1576, viene descritto nei termini: “doppo una pessima strada giunsi al nostro convento di Franchavilla. Questo convento è in campagna lontano dall’habitationi da dui miglia di via; gli è una bella chiesa con tribuna e sacrestia, campanile con tre belle campane. Il convento serrato, con due parti di dormitorio, fatto con claustro in mezzo con molti piedi di malangoli; le cammerate assai comode; [...] la chiesa et altari et stuccano sono al solito di Calabria” (AGA, Aa, vol. XI, f. 504). La chiesa, con undici altari compreso il maggiore, conservava una statua in marmo bianco di S. Maria della Croce, commissionata nel 1542 dal priore p. Giovan Matteo Mileto allo scultore Giovan Battista Mazzolo, attivo in Messina negli anni 1515-1550 (Il contratto per la realizzazione della statua è riportato in F. ACCETTA, Il convento di S. M. della Croce dei pp. agostiniani in Francavilla Angitola, in “Analecta Augustiniana”, LVII (1994), pp. 159-160). Altre opere segnalate sono le statue lignee di S. Nicola da Tolentino e del Crocifisso, le tele raffiguranti Francesco da Zumpano, la Natività, la fuga in Egitto, S. Nicola da Tolentino, la SS.ma Trinità, la Vergine Addolorata, S. Tommaso di Villanova, la Madonna degli Afflitti, S. Agostino, la Madonna del Buon Consiglio. Proporzionata all’importanza e alla funzione del convento, sede di noviziato e di studio, era la sua ricettività: 26 stanze distribuite in quattro dormitori, più “tre camerate per li conversi” e gli ambienti destinati alle “officine” (refettorio, cucina, forno, ect.). Nel 1650 la famiglia conventuale era composta da sette sacerdoti, un chierico, nove conversi professi, tre servienti e due garzoni, per un totale di 22 unità. Fu soppresso nel 1784. Dopo la firma del concordato del 1818 tra la S. Sede e il regno di Napoli furono riaperti i conventi di S. Maria del Soccorso di Terranova e di S. Maria della Croce di Francavilla Angitola. Il decreto di riattivazione del convento di S. Maria della Croce di Francavilla fu firmato l’11 gennaio 1820, ma poiché il convento era in condizioni statico-funzionali molto precarie l’Alta Commissione per il concordato autorizzò, nel 1821, il trasferimento dei religiosi in Monteleone. I due conventi furono aboliti dopo il 1860. Si chiudeva così definitivamente la presenza agostiniana in Calabria.



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